Settembre 23, 2018

Istanza d’Arengo sull’Educazione Civica

San Marino, addì 7 ottobre 2018/1718 d.f.R.

Ecc.mi Capitani Reggenti

Mirco Tomassoni

Luca Santolini

 

Oggetto: istituzione di una nuova materia scolastica curricolare denominata “Educazione Civica

 

I sottoscritti cittadini sammarinesi rivolgono la presente istanza d’Arengo alle LL. EE., affinché venga garantita la conoscenza, da parte di tutti i cittadini e residenti in territorio, in particolare con riguardo alle generazioni future, delle basilari regole della convivenza sociale, civile e democratica: ciò in quanto si ritiene imprescindibile l’importanza del far comprendere sin dall’infanzia cosa significhi essere cittadini attivi, tanto nei diritti quanto nei doveri, per il bene del Paese.

Inoltre, si ritiene che non debba essere applicato il principio della trasversalità con i programmi di altre materie, ma piuttosto sia necessario prevedere l’istituzione di una specifica materia da inserire nel percorso formativo e con propria valutazione, in modo da consentire la necessaria preparazione alla base per poter raggiungere il miglior livello di formazione possibile.

Con queste premesse, i sottoscritti chiedono all’On.le Consiglio Grande e Generale:

  1. di voler prevedere, attraverso l’emanazione di apposita normativa, l’istituzione di una nuova materia scolastica curricolare denominata “Educazione Civica”, con la quale vengano approfondite, graduandole per difficoltà nei vari ordini di scuola, le seguenti tematiche: Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell’ordinamento sammarinese, elementi fondamentali del diritto, educazione alla legalità, studio delle istituzioni e della loro storia, diritti umani, educazione digitale, educazione ambientale, educazione stradale, educazione sanitaria, educazione alimentare, oltre ai fondamentali princìpi e valori della società democratica, come i diritti e i doveri, la libertà e i suoi limiti, il senso civico, la giustizia;
  2. di voler dedicare a tale nuova materia un adeguato monte ore (non inferiore a 33 in un anno) ed, ove non si preveda una modifica dei quadri orario che aggiunga appositamente un’ora di Educazione Civica, esso dovrà essere ricavato rimodulando gli orari delle discipline storico-filosofico-giuridiche;
  3. di voler garantire la effettiva possibilità ai docenti – anche dotandoli di adeguati strumenti ed apposite convenzioni con gli Enti che potrebbero essere interessati – di approfondire e sviluppare le tematiche, perché non venga svilita l’importanza della materia, anche attraverso lo svolgimento di attività extracurricolari.

 

DOMANI – Motus Liberi, che si è fatto promotore della presente istanza, ritiene che con “Educazione Civica” si debba intendere la formazione dell’uomo come soggetto responsabile, in quanto membro di una comunità, e s’identifica con la stessa formazione umana e culturale del soggetto. A ciò si unisce la necessaria conoscenza dell’ordinamento giuridico, a cui l’allievo dovrebbe essere progressivamente introdotto al fine di poter svolgere una funzione attiva e responsabile nel contesto della vita civile e sociale del Paese: tale insegnamento dovrebbe prevedere la pratica diretta delle regole della convivenza civile, a cominciare dalla partecipazione degli allievi alla gestione stessa delle attività scolastiche.

Educare alla cittadinanza significherebbe portare avanti un processo continuo ed irrinunciabile teso a coltivare l’identità sammarinese, anche allo scopo di far comprendere che viviamo in una comunità internazionale con interessi comuni, come il rispetto del diritto, la pace, la parità tra donne e uomini, la crescita del capitale umano, il valore dell’innovazione, il rispetto dell’ambiente.

In molti stati dell’Unione Europea l’educazione civica è inserita nel curriculum scolastico. Nella vicina Repubblica Italiana ad esempio – in linea con le indicazioni del Consiglio d’Europa (Carta dell’Educazione alla cittadinanza democratica e Raccomandazione del 2010), che ha invitato gli stati membri ad introdurre nei loro sistemi formativi l’educazione alla cittadinanza democratica – è di recente stato proposto di reintrodurre nei piani di studio l’insegnamento dell’Educazione Civica come disciplina autonoma con una propria valutazione. In particolare, dall’anno scolastico 2010/2011, la materia si sviluppa su cinque tematiche principali: educazione ambientale, educazione stradale (Codice della Strada), educazione sanitaria (incluse le regole basilari di primo soccorso), educazione alimentare e Costituzione italiana. L’insegnamento è già presente in vari istituti di ogni ordine e grado, nella misura di un’ora settimanale, e viene affrontato nell’ambito dei programmi di storia e geografia.

Ma in tutta Europa vi sono altri esempi significativi: ben 13 sistemi educativi prevedono l’educazione civica nei piani di studio e nazioni come la Francia, l’Estonia e la Finlandia la offrono senza interruzione nell’arco di tutta la vita scolastica dei ragazzi, già a partire dal livello primario.

Non si tratta, in ogni caso, solamente di lezione in aula: in molte Nazioni nell’ambito della Educazione Civica rientrano anche attività extracurricolari. Esse sono importanti perché consentono agli alunni di scegliere forme nuove per imparare le regole di cittadinanza: con lo sport, con la cittadinanza attiva, con il volontariato, con attività a tutela dell’ambiente, dell’arte o della cultura. In Europa, sono 29 i Paesi che offrono esperienze del genere, soprattutto alle scuole medie e superiori.

Con perfetta osservanza.